No Depuratore


Il possibile consenso  alla trasformazione dell’impianto di trattamento acque reflue, gia’ Nylstar, di via Groane al Villaggio Snia, in un impianto per il trattamento di “…reflui speciali liquidi pericolosi e non…”, rischia di essere l’ennesimo attentato alla qualità di vita degli abitanti del Villaggio Snia , di Mombello e di Limbiate.

L'acquisto del depuratore dell'ex-Nylstar continua a far preoccupare...

 
Ecco dove si trova il depuratore:



Ripercorriamo la sua storia:

Ad aggiudicarsi la  proprietà del depuratore, finito all'asta, sarebbe stata proprio BTE, la stessa ditta di smaltimento rifiuti speciali che si era dichiarata interessata all'acquisto prima del fallimento della fabbrica.


Sia la regione che la provicia avevano espresso parere negativo all'inizio del 2006 sulla possibilità di creare il depuratore.

studio impatto ambientale Regione Lombardia 2006



Nonostante questi due pareri nell'ottobre 2006 la regione
 espresse  parere favorevole ad una riconversione dell'impianto di via Groane.


Contro la decisione era stato presentato un ricorso al Tar dai comuni di Cesano Maderno, Limbiate, Bovisio Masciago, provincia di Milano, parco groane.





Per il centro rifiuti il NO è da tutti i fronti!!!

Il consiglio comunale di Cesano Maderno in data 4 aprile 2011 ha esplicitamente ribadito il NO alla creazione del depuratore di via Groane.


Inoltre propone di chiedere un pronunciamento alla nuova provincia di Monza e Brianza, nonchè un sostegno fattivo alle ragioni portate avanti nel ricorso.

Il comitato civico frazione Snia e l'associazione "Insieme per il Villaggio" nel frattempo hanno preparato delle memorie da depositare nella conferenza dei servizi della provincia.


Il 15 dicembre 2011 si è svolta la conferenza dei servizi dove si sono raccolte le memorie aggiuntive.


In occasione della conferenza il comitato e l'associazione hanno conosciuto i ragazzi di più limbiate meno cemento, interessati anche loro alla questione.

Da allora le 3 associazioni stanno lavorando insieme.

Il 21 gennaio 2012 le associazioni hanno deciso di promuovere un'assemblea pubblica



Il tema centrale era proprio la vasca dei fanghi tossici di via Groane.

Ordine del giorno assemblea:



Insieme si è poi cercato di riportare l'attenzione di tutte le parti interessate sulla questione.

Subentro nel ricorso al tar della provincia di Monza e Brianza :

Richiesta di memorie aggiuntive al sindaco di Limbiate De Luca:


 Informativa al comune di Senago:







Alla luce degli elementi emersi negli ultimi mesi si ritiene urgente un rafforzamento della posizione legale nel procedimento che si terrà innanzi al TAR.
Dopo la sua presentazione questo ricorso sembrava caduto nell’oblio, tant’è che il Comune di Cesano ha dovuto far istanza di prelievo prima che il procedimento ‘scadesse’.
Come il ricorso tutta la questione in realtà sembrava sopita, e solo da qualche mese, più precisamente in coincidenza con la conferenza dei servizi del 15 dicembre, è tornata alla ribalta evidenziando, finalmente, la sua reale pericolosità.
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Nonostante la gravità che può rappresentare per il futuro di una collettività la costruzione di un impianto di trattamento di fanghi tossici sopra una falda acquifera, la politica non ha mai impugnato decisamente la questione. L’opinione pubblica non ha mai realizzato davvero cosa ci stanno costruendo in casa.

Oggi ci permettiamo di sottoporre all’attenzione delle Amministrazioni Pubbliche che stanno pagando i costi di questa causa alcune argomentazioni, a nostro giudizio, di assoluto interesse.

In particolare chiediamo ai nostri ‘parlamenti’ di far proprie queste motivazioni e spingere assieme a noi affinché esse divengano parte integrante dell’esposizione che il legale nominato dai Comuni e dalla Provincia farà davanti al TAR.
Per questo motivo l'associazione più Limbiate meno Cemento ha sottoposto ai capigruppo del Consiglio Comunale di Limbiate la possibilità di discutere (e si spera approvare) una mozione atta a potenziare la posizione legale nel ricorso che in futuro verrà discusso.




In seguito alla mozione votata all’unanimità contro la realizzazione dell’impianto abbiamo visto che i circoli locali dei partiti maggiori si sono attivati trasversalmente (pd lega soprattutto) cercando i contatti con Provincia e Regione.

Le delegazioni di più limbiate meno cemento, comitato civico frazione SNIA e associazione Insieme per il Villaggio l'8 febbraio 2012 sono state ricevute dal neo presidente del parco delle Groane Barbara Calzavara. Lo scopo dell'incontro è stato rimarcare la nostra assoluta contrarietà alla realizzazione di un nuovo impianto di trattamento di rifiuti tossici.


Nell'arco di 2 mesi, dal 15 dicembre 2011 al 16 febbraio 2012 il parere positivo relativo all'autorizzazione del nuovo impianto è stato ribaltato.


Si è poi svolto un ulteriore incontro con il sindaco De Luca ( comune di Limbiate ) riguardante sempre la questio ne della vasca di fanghi tossici.
Erano presenti membri dell'associazione " Insieme per il Villaggio", del comitato civico frazione SNIA, di più limbiate meno cemento e consiglieri dell'opposizione comunale limbiatese.
Si sono messi in evidenza i nuovi elementi emersi in questi mesi al legale avv. Colombo e si sono pensati i passaggi successivi.


Negli ultimi giorni le tre associazioni hanno deciso di scrivere ai  consiglieri provinciali e hanno rimarcato la loro posizione.





Martedì 15 aprile 2012 l'associazione e i comitati hanno partecipato alla commissione in provincia sul caso Bte. Sono stati convocati in seguito alla lettera aperta indirizzata a tutti i consiglieri.




Ripercorriamo velocemente tramite questo documento le tappe principali della vicenda.




In data 22 maggio 2012 si è tenuto il ricorso al Tar Lombardia sul caso Bte.
Il giudice ha rinviato il tutto in data 23 ottobre 2012.

Al dibattimento erano presenti una delegazione dell'associazione"Insieme per il villaggio", di "più limbiate meno cemento", e del comitato civico frazione Snia.





In data 31 maggio l'associazione "Insieme per il Villaggio", il comitato civico frazione Snia e più limbiate meno cemento sono stati ricevuti in regione Lombardia per ulteriori chiarimenti sul caso Bte.


Martedì 5 giugno 2012 siamo stati ricevuti all'interno della commissione IV in regione Lombardia per ulteriori chiarimenti sul caso BTE.










Di seguito trovate il nostro comunicato stampa sull'incontro tenutosi con la commissione IV in Regione Lombardia, e il verbale del suddetto incontro.




Le tre associazioni hanno deciso di aggiornare i cittadini del Villaggio Snia sugli ultimi sviluppi  sulla questione del depuratore.




Ecco il comunicato stampa dell'assemblea del 25 Giugno.


Comunicato stampa assemblea



Ecco cosa dice la stampa sulla nostra assemblea:


il Cittadino di sabato 30/06

Il giornale di Seregno di martedi 3/07



Dall'incontro di mercoledì 18 luglio in regione è emerso:

La Commissione regionale “Ambiente e protezione civile” presieduta da Giosuè Frosio (Lega Nord) chiede alla Giunta regionale di verificare le condizioni per bloccare l’ampliamento del depuratore dell’ex Snia sul territorio comunale di Cesano Maderno, Limbiate e Bovisio Masciago in Brianza.
“Convocheremo la Provincia di Monza e Brianza e gli uffici legislativi regionali –hanno spiegato i Consiglieri regionali brianzoli Giuseppe Civati (PD), Antonio Romeo (PdL) e Massimiliano Romeo (Lega Nord)- e insieme cercheremo di capire quali sono gli strumenti disponibili per impedire la realizzazione di tale intervento. Le posizioni politiche sono chiare e univoche da parte di tutti a ogni livello: ora cercheremo di trovare il modo più opportuno e formalmente ineccepibile per bloccare l’ampliamento del depuratore ex Snia”.
Oggi i tecnici regionali dell’Assessorato all’Ambiente, interrogati in riferimento al decreto di compatibilità ambientale emanato in data 23 ottobre 2006, hanno evidenziato come non esista alcun provvedimento o parere negativo ufficiale rilasciato dalla Regione in merito alla realizzazione dell’impianto, e che le perplessità sollevate a suo tempo in sede di confronto tecnico erano state poi superate dalle integrazioni fatte pervenire dalla società richiedente l’autorizzazione. Antonio Romeo (PdL), ripercorrendo in dettaglio l’iter storico della vicenda, si è dichiarato a questo punto perplesso su come gli uffici tecnici competenti non abbiano in alcun modo ritenuto di dover prendere in considerazione le univoche posizioni contrarie espresse dalle amministrazioni locali. “Ora siamo di fronte anche a un contenzioso giudiziario –ha sottolineato Romeo- e ognuno dovrà prendersi carico delle proprie responsabilità per quanto di propria competenza”.
Dopo le proteste dei residenti, le raccolte di firme, il ricorso al Tar delle amministrazioni coinvolte risalente ormai a 5 anni fa, anche la Provincia di Monza e Brianza a febbraio aveva espresso parere contrario a trasformare l’impianto di depurazione situato in via Groane, realizzato più di trent’anni fa al servizio dell’allora Snia. La Provincia ha infatti annunciato a Bte Srl, società che aveva avanzato la richiesta, l’intenzione di respingere la concessione dell’Aia, Autorizzazione integrata ambientale, necessaria all’impianto.
I Sindaci di Cesano Maderno, di Limbiate e di Bovisio Masciago avevano già espresso motivi di preoccupazione per il fatto che l’attività di gestione dell’impianto deve essere avviata in un area ricompresa nell’ambito dei confini del Parco delle Groane, il cui Ptc è preclusivo all’insediamento di nuovi impianti di rifiuti. Inoltre la vicinanza di un Sic (Sito di interesse comunitario) e il pregiudizio che potrebbe derivarne al Torrente Garbogera, nonché la presenza su area limitrofa di un’oasi naturalistica e gli impatti negativi di eventuali emissioni maleodoranti e dannose sugli insediamenti abitati di Mombello e Villaggio Snia, sono tutti ulteriori aspetti che secondo i rappresentanti brianzoli in Regione rendono inattuabile l’ampliamento di tale impianto.
fonte: ufficio stampa Consiglio regionale della Lombardia

fonte: ufficio stampa Consiglio regionale della Lombardia



 
 
 
Dal Cittadino di Sabato 15 settembre 2012
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 In data 23 ottobre 2012, i tre comitati/associazioni  Inseme per il Villaggio, Comitato Civico Frazione SNIA di Cesano Maderno, Più Limbiate Meno Cemento di  Limbiate  erano presenti per l’udienza al TAR, relativa alla discussione del ricorso contro la richiesta di ampliamento dell’impianto  trattamento reflui , ex Snia, a Cesano Maderno.
Con sorpresa hanno appreso che i difensori delle parti avevano ritenuto opportuno di richiedere al Presidente della 4^Sezione del TAR   Lombardia di andare a giudizio senza dibattimento.
A tal proposito i Comitati si premureranno di chiedere ai Sindaci   se la linea difensiva sia  stata condivisa con l’ avvocato che rappresenta le amministrazioni  e, se così non fosse, di verificare se la posizione assunta sia stata realmente nell'interesse delle nostre Comunita’ ed a vantaggio del ricorso contro il potenziamento  e la  trasformazione del depuratore.

Di recente, inoltre,   i Comitati/Associazioni hanno presentato un esposto alla procura di Monza, chiedendo una verifica della correttezza della procedura seguita dalla Regione Lombardia, nell'emissione del decreto per l' impianto di  trattamento  reflui in discussione. Ciò al fine di verificare che non siano state commesse omissioni o negligenze  con  rilievo penale.
 
 
 
 
 
 
Il tar ha accolto il ricorso
 
 
Le associazioni hanno preparato un comunicato stampa a riguardo:
 
 
 
 
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