domenica 10 giugno 2012

comunicato stampa incontro regione


Ribadita l’opposizione dei Sindaci e dei Cittadini all’impianto di trattamento reflui di via Groane al Villaggio Snia
Le Associazioni ed i Comitati ascoltati in Regione
La Commissione regionale "Ambiente e protezione civile" ha fatto proprie le preoccupazioni espresse dai Sindaci e dalle associazioni di Cittadini ed ha chiesto alla Giunta regionale di verificare le condizioni legittime e necessarie per revocare il decreto che “ammetteva” il potenziamento del depuratore dell'ex Snia sul territorio ai confini tra Cesano Maderno, Limbiate e Bovisio Masciago, in Brianza.
Martedì gli esponenti delle Associazioni “ Piulimbiatemenocemento”, “Insieme per il Villaggio” e “Comitato Civico Frazione Snia”, sono stati ascoltati dalla VI Commissione del Consiglio Regionale, congiuntamente ai Sindaci dei tre Comuni interessati.
"Convocheremo l'Assessore regionale all'Ambiente Marcello Raimondi –ha spiegato, al termine dell’audizione - il presidente della Commissione Giosuè Frosio (Lega Nord)- e insieme cercheremo di capire quali sono gli strumenti disponibili per impedire la realizzazione di tale intervento".
Dopo le proteste dei residenti, le raccolte di firme ed il ricorso al Tar delle amministrazioni coinvolte risalente ormai a 5 anni fa, anche la Provincia di Monza e Brianza ha deciso di intervenire nel ricorso al TAR ,promosso ai suo tempo dai comuni interessati , contro il decreto regionale che ammetteva il potenziamento dell'impianto di depurazione situato in via Groane, realizzato più di trent'anni fa, al servizio dell'allora Snia.
Il parere negativo del Parco delle Groane ed un documento votato all’unanimità dal Consiglio Provinciale contro il potenziamento, ha messo in condizioni la Giunta di annunciare a Bte srl, società che aveva avanzato la richiesta, l'intenzione di respingere la concessione dell'Aia, Autorizzazione integrata ambientale, necessaria all'impianto.
Nel contempo ,nuovi elementi emersi, che attesterebbero pareri negativi degli organi Regionali e Provinciali preposti formulati all’inizio dell’iter del procedimento di autorizzazione, avevano convinto il TAR a rinviare l’udienza al 23 ottobre 2012
I sindaci di Cesano Maderno, di Limbiate e di Bovisio Masciago hanno espresso "fondati motivi di preoccupazione per il fatto che l'attività di gestione dell'impianto dovrebbe essere avviata in un area ricompresa nell'ambito dei confini del Parco delle Groane, il cui Ptc, tra l'altro, è preclusivo all'insediamento di nuovi impianti di rifiuti".
Inoltre, come hanno evidenziato anche gli esponenti delle Associazioni, "la vicinanza di un Sic (Sito di interesse comunitario e il pregiudizio che potrebbe derivare al Torrente Garbogera, nonché la presenza su area limitrofa di un'oasi naturalistica e gli impatti negativi di eventuali emissioni maleodoranti e dannose sugli insediamenti abitati di Mombello e Villaggio Snia, sono tutti ulteriori aspetti che rendono inattuabile la trasformazione di tale impianto".
"Noi del Partito Democratico –ha detto il Consigliere Giuseppe Civati- sollecitiamo quanto prima un'audizione in Commissione Ambiente con l'assessore regionale, nuovamente con i comitati del territorio, ma soprattutto con il dirigente dell'ufficio regionale competente che ci spieghi una volta per tutte la documentazione di cui la Regione è in possesso perché negli anni si è rivelata in più occasioni palesemente contraddittoria".
"Faccio mie le preoccupazioni espresse dai cittadini –gli ha fatto eco il Consigliere della Lega Nord Massimiliano Romeo-, questo impianto non deve essere realizzato e la Regione è chiamata in questo caso a giocare un ruolo forte e preciso".
Cesano Maderno-Limbiate, 8 giugno ‘12